Per il ciclo «Guardate gli uccelli del cielo» Enzo Bianchi interverrà domani a Torino Spiritualità con una lectio dal titolo “Interroga pure gli animali: trovare Dio nella Creazione» (ore 10, Teatro Carignano) di cui "La Stampa" ha pubblicato un estratto.
Chi ha una certa dimestichezza con la Bibbia, anche solo dal punto di vista letterario, non solo sa che gli animali sono co-creature che condividono la terra con gli esseri umani, ma scopre anche che essi, creature volute e benedette da Dio, sono in relazione con Dio. E questo non soltanto perché Dio pensa a loro fornendo il cibo con sollecitudine o perché Dio dà loro un soffio vitale e poi glielo toglie, ma perché essi comunicano con Dio servendosi di linguaggi impenetrabili e impensabili per l’uomo. Al di là dello straordinario, del miracoloso che ci cattura, nella Bibbia sta scritto che Dio tramite una colomba ha comunicato la fine del diluvio, attraverso un asino ha ammonito un profeta, con un grosso pesce ha fatto capire a Giona la direzione da prendere in obbedienza alla sua volontà, con un corvo ha nutrito il profeta Elia in una grotta, ancora con una colomba ha significato la discesa dello Spirito santo su Gesù di Nazaret, con il canto di un gallo ha ridestato Pietro alla coscienza del suo peccato, ed è con un agnello che ha designato l’uomo per eccellenza, il servo del Signore.