Dal sito di Aggiornamenti Sociali, 18 giugno 2015
«Tutto è in relazione», «tutto è collegato», «tutto è connesso»: questo è il ritornello che attraversa la Laudato si’, l’attesa enciclica di papa Francesco sulla cura della casa comune pubblicata il 18 giugno, anzi è la vera e propria base su cui il testo è costruito (qui il testo integrale dell'enciclica). Come spesso capita, la ricezione dell’enciclica favorisce la circolazione di singoli brani o la caccia di citazioni “a effetto”, col rischio di ridurla a un accumulo di massime su una serie disparata di argomenti (clima, acqua, biodiversità, OGM, ecc.). Si perde di vista in questo modo ciò che conferisce coerenza a un testo che è lungo e articolato, ma tutt’altro che frammentario.
La prospettiva focale su cui si regge l’enciclica è quella dell’«ecologia integrale», espressione che dà il titolo al cap. IV e che ricorre altre otto volte nel testo. Come papa Francesco stesso spiega nel n. 16, i temi che tratta la Laudato si’ «non vengono mai chiusi o abbandonati, ma anzi costantemente ripresi e arricchiti» a partire da una pluralità di prospettive che – coerentemente – si integrano. In questa chiave, le pagine che seguono provano a esplorare il significato dell’ecologia integrale lungo due assi diversi ma complementari. La prima interpreta la proposta di papa Francesco come paradigma concettuale, mentre la seconda la legge come cammino spirituale.
L’ecologia integrale/1 Un paradigma concettuale
L’ecologia integrale/2 Un percorso spirituale