Per attuare una relazione di accoglienza bisogna essere disposti a una profonda trasformazione del proprio modo d’essere. Alludo in particolare alla svolta per cui tutto ciò che è creduto nelle nostre convinzioni profonde deve portare frutto e trovare conferma nell’impegno a favore degli altri. Penso in primo luogo a chi desidera essere credente in Dio, ma anche ad altri tipi di fede. L’autenticità, la fedeltà, l’intensità e la vitalità di una fede per la vita si misurano dalla scelta di tradurre l’adesione alla verità professata nella dedizione etica quotidiana agli altri, alla relazione con loro, al bene comune.