Non più separati e divisi, ma una sola umanità in cammino perché la parola che ci ha convocati tutti, a tutti anche ha dato l’impulso per procedere in avanti, verso la pace, verso la verità, verso l’amore. II cristiano oggi deve esser cosciente che ogni barriera è finita. Tutta l’umanità è una, e il cristiano è uno con tutta l’umanità. Realizzare sempre più profondamente questa nostra unità con gli uomini di tutte le stirpi di tutte le classi, di tutte le età: questo ci sembra il primo comandamento, perché in questa unità è presente il Signore.
Queste frasi provengono da una pagina di diario di don Divo Barsotti, figura di rilievo della spiritualità italiana del '900, scritta nel dicembre 1965 alla fine del Vaticano II, e pubblicata oggi da Avvenire.
In questa stessa pagina, Barsotti definiva i testi conciliari mirabili documenti di sapienza pastorale che dovranno d’oggi in avanti ispirare e dirigere tutta la vasta e multiforme attività della Chiesa per la salvezza degli uomini.