La notizia di un libro pubblicato da Angelo Casati è un raggio di luce, perché lui è un uomo buono che trasmette pace. Come in questo testo pubblicato per "il Saggiatore", L'alfabeto di Dio, in cui sono compresi anche estratti degli interventi che a tenuto a Crema, ospite del nostro Centro di Spiritualità, tra il 2008 e il 2014.
Un uomo percorre le strade della sua città, il corpo minuto, la fronte ampia. Scruta le persone, gli edifici, la natura, scruta se stesso e raccoglie la presenza di Dio intorno a sé. Le parole che gli affiorano alla mente o gli balzano alla vista danno vita e sostanza a un alfabeto che si scrive con le lettere degli uomini ma che il Vangelo trasforma, aprendo a significati nuovi.
Per don Angelo Casati parole come Altro, Denaro, Innamorarsi, Orme, Pietre, Schiettezza, Silenzio sono l’occasione per avvicinarsi a ogni persona, varcare i confini che la quotidianità ha eretto con le sue paure, slabbrare un ritmo che ci siamo imposti ma che nulla ha a che fare con il tempo di Dio. E così la parola Contemplazione, che non è richiesta febbrile ma incanto sui volti delle persone, indugio sulle loro storie, torna ad avere pienezza; la parola Famiglia descrive il luogo dove sorprendersi davanti al mistero di un figlio, il luogo dove insegnare a parlare ma anche ad ascoltare; le parole Giustizia e Umanità rivelano una volta di più il loro intreccio profondo, come dice la Bibbia: «Se quell’uomo è povero, non andrai a dormire con il suo pegno, il suo mantello. Dovrai assolutamente restituirgli il pegno al tramonto del sole, perché egli possa dormire con il suo mantello e benedirti».
Con la voce tenera e insieme saggia che da sempre lo contraddistingue, don Angelo Casati riscopre la luce di parole che credevamo così logore e abusate da aver perso significato, racconta quanta vita e quanta fede stanno dietro le espressioni – le più semplici – che costituiscono il nostro lessico familiare con Dio, e incoraggia il lettore a comporre il proprio alfabeto, strumento imprescindibile per tornare a una spiritualità che sia immediata, aperta, dialogica; una spiritualità che, sola, può aiutare ad affrontare questa nostra contemporaneità.
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