SPERARE PER TUTTI

Dal Vaticano: vescovi, guardate Spotlight

“Papa Francesco: è ora di proteggere i bambini e restaurare la fede”. Si è espresso così Michael Sugar, produttore di “Il caso Spotlight”, vincitore del premio Oscar come miglior film 2016, ritirando la statuetta sul palco degli Academy Awards. La pellicola è dedicata ai giornalisti del Boston Globe, che 14 anni fa svelarono la copertura di numerosi casi di abusi commessi da sacerdoti su minori. Su questo appello Fabio Colagrande ha intervistato il gesuita padre Hans Zollner, membro della Pontificia Commissione per la tutela dei minori e presidente del Centro per la protezione dei minori della Gregoriana. 

Una chiesa che perde di significato

di Sabine Kleyboldt

in “www.domradio.de” del 20 febbraio 2016 (traduzione: www.finesettimana.org)

“Cambiamento di rotta”: Thomas Frings, parroco a Münster, ha dato questo titolo alla sua comunicazione di voler lasciare il suo incarico di prete e di voler andare in convento. Con le sue domande e le sue sollecitazioni ha evidentemente toccato un nervo scoperto. “Anche radio e televisioni come RTL e Sat1 hanno chiesto informazioni. Ma a loro non ho voluto rispondere”, riferisce Thomas Frings, per il momento ancora parroco della comunità cattolica Heilig Kreuz a Münster. 

Non è la sofferenza che salva

LA CROCE DI CRISTO, di Carlo Molari

Dio non vuole la riparazione del male attraverso la croce di Cristo
o per mezzo di coloro che si uniscono alla sua sofferenza.
Dio non vuole che gli uomini siano nel dolore,
e quando qualcuno soffre Dio è dalla sua parte
per sostenerlo nel suo cammino,
perché possa giungere ad amare anche in quella condizione.

I migranti e noi: l'esperienza di Taizé

Ieri il quotidiano "Avvenire" ha pubblicato una riflessione di frère Alois Löser, attuale priore della comunità monastica ecumenica di Taizé. Il testo è interessante per il suo contenuto, ma anche per il fatto che per lungo tempo Taizé non si è espressa pubblicamente su questioni dell'attualità più urgente. Fr. Alois, ultimamente, ha prestato molta attenzione alla questione dei profughi delle guerre e dei migranti recandosi anche in Siria, come racconta nel suo intervento.

Presto e in avanti: l'unità dei cristiani secondo fr. Roger

Un articolo sul fondatore della Comunità di Taizé, scritto da SILVIA SCATENA che si sta affermando come la principale studiosa della sua figura e pubblicato dall'Osservatore Romano il 23 febbraio 2016.

Provando a rileggere nell’insieme l’itinerario di fratel Roger, due mi sembrano essenzialmente gli elementi che esso ha lasciato in consegna alla parabola dell’ecumenismo del ’900. Prima di tutto il senso di un’urgenza dell’unità, la percezione, cioè, che nel complesso tutte le Chiese vivessero ormai in una situazione in cui il compito ecumenico era divenuto una questione di esistenza per il futuro stesso del cristianesimo. «La nostra unità diventerà una questione di vita o di morte», scriveva fratel Roger nel 1955, a conclusione di un testo destinato ai nuovi fratelli che entravano nella comunità e rimasto incompiuto.

Realtà e utopia della famiglia

L'isola di Utopia comprende cinquantaquattro città ampie e magnifiche, pressoché eguali di lingua, costumi, istituzioni e leggi, tutte identiche nel tracciato e dovunque simili nell'aspetto.
Thomas More, Utopia (1516)

 

Per una liturgia umana e ospitale

A seguito della riflessione di Joseph Martos sulla liturgia che ho postato ieri, propongo l'intervento che Goffredo Boselli, monaco di Bose ed esperto in liturgia, ha tenuto lo scorso 8 gennaio 2016 in apertura della la terza sessione del Sinodo della Chiesa di Nola.

 

Enzo Bianchi: la misericordia, forza di perdono

Meditazione di Enzo Bianchi, priore del monastero di Bose nella Cattedrale di Piacenza, giovedì 18 febbraio 2016

 

Enzo Bianchi terrà una meditazione nella Cattedrale di Crema giovedì 10 marzo 2016 su "La misericordia e le nostre paure". Sul tema della misericordia, ho pubblicato con le Edizioni Qiqajon del monastero di Bose il libro "L'arte della misericordia".

La rimozione della vita dalla teologia e dalla liturgia

di JOSEPH MARTOS in “ncronline.org” del 20 febbraio 2016 (traduzione: www.finesettimana.org)

Nei primi due secoli del cristianesimo, la teologia aveva sede nell'esperienza. Le parole usate più tardi per riferirsi a cose al di fuori del campo dell'esperienza erano tentativi originali di parlare di cose di cui i fedeli di Gesù facevano esperienza. Per esempio, quando Paolo scriveva sulla giustificazione per fede, non stava parlando del modo di mettersi a posto con Dio credendo in Cristo. Stava parlando di come far sì che la propria vita fosse orientata dal credere che ciò che Gesù insegnava è vero. Quando il Libro degli Atti parla di essere salvati attraverso il battesimo, non intende lavar via il peccato attraverso un rito, ma essere salvati dall'egoismo attraverso l'immersione in una comunità di amore reciproco. 

La memoria del futuro

Vi sono eventi passati che seppelliscono la storia e la imprigionano. E vi sono eventi passati che liberano la storia dalle catene, come molle che spingono in avanti.

JON SOBRINO