SPERARE PER TUTTI

Chi è spaccato dentro si ammala

Il percorso di crescita umana e cristiana del Centro di spiritualità della diocesi di Crema vuole sottolineare come la misericordia possa trasformare i nostri vissuti e le nostre relazioni, aiutarci ad affrontare disagi e fatiche. L’incontro con Ivo Lizzola è un invito a guardarsi dentro e a cercare riconciliazione con le nostre ombre e fragilità.

Cattolici e unioni civili: non solo Family Day

Nel giorno del Family Day 2016, è bene segnalare che questo avvenimento non esaurisce la sensibilità e le posizioni dei cattolici sul tema della famiglia e delle unioni civili. Non si tratta di invocare altre piazze da contrapporre a quella romana di oggi, ma di evidenziare che ci sono diversi modi di affrontare questioni importanti anche dal punto di vista della visione cattolica. E' un pluralismo da portare nei luoghi della convivenza, nelle associazioni, nella comunicazione pubblica. Presento qui una piccola "rassegna antologica" di questa varietà di voci, invitando alla lettura integrale dei contributi.

La geopolitica della misericordia

Dal sito di Radio Vaticana

“La diplomazia di Francesco. La misericordia come processo politico”. E’ il titolo di un lungo articolo di padre Antonio Spadaro sull’ultimo numero de “La Civiltà Cattolica”. Al microfono di Alessandro Gisotti, il direttore della rivista dei Gesuiti si sofferma proprio sul ruolo della misericordia nella geopolitica di Papa Francesco.

Tesi su chiesa, famiglia e società - 4

Alla vigilia del Family Day 2016, ci sono alcuni elementi in più per valutare la posizione della gerarchia della chiesa cattolica rispetto alla questione delle unioni civili.

Partirei da un fatto che può sembrare non pertinenti, ma è di aiuto per capire. Nel discorso di ieri al Comitato Nazionale di Bioetica, papa Francesco ha sottolineato che la chiesa cattolica non rivendica alcuno spazio privilegiato e che è necessario un confronto tra le diverse posizioni (inevitabili) con umiltà e realismo. E' un tono che sembra corrispondere a un atteggiamento di dialogo dove la chiesa cattolica non annulla le proprie posizioni, ma nemmeno pretende di imporle dentro la convivenza civile. Faccio notare che si toccava il campo della vita, uno dei famigerati "valori non negoziabili".

 

Il significato civile e laico della misericordia

Si è tenuto sabato 16 gennaio 2016, nella Cattedrale di Crema il secondo dei quattro incontri programmati dal Centro Diocesano di Spiritualità per approfondire il tema della "Misericordia" nell'anno del Giubileo. È toccato al professor Roberto Mancini dell'Università di Macerata trattare il tema della misericordia "come virtu' civile e laica".

 

Bioetica: nessuno spazio privilegiato per la chiesa cattolica

Dal discorso di papa Francesco al Comitato Nazionale per la Bioetica, ricevuto in udienza (28 gennaio 2016)

E’ noto a tutti quanto la Chiesa sia sensibile alle tematiche etiche, ma forse non a tutti è altrettanto chiaro che la Chiesa non rivendica alcuno spazio privilegiato in questo campo, anzi, è soddisfatta quando la coscienza civile, ai vari livelli, è in grado di riflettere, di discernere e di operare sulla base della libera e aperta razionalità e dei valori costitutivi della persona e della società. Infatti, proprio questa responsabile maturità civile è il segno che la semina del Vangelo – questa sì, rivelata e affidata alla Chiesa – ha portato frutto, riuscendo a promuovere la ricerca del vero e del bene e del bello nelle complesse questioni umane ed etiche. 

Benedire insieme

dal sito dell'OSSERVATORE ROMANO

Un «segno molto toccante» e «incredibilmente commovente». Così, l’arcivescovo David Moxon, rappresentante personale a Roma dell’arcivescovo di Canterbury e direttore del centro anglicano, definisce quell’«inaspettata benedizione» impartita insieme a Papa Francesco e al metropolita ortodosso Gennadios, arcivescovo d’Italia e Malta ed esarca per l’Europa meridionale del Patriarcato ecumenico. Gesto conclusivo, e dunque forse ancora più eloquente, della celebrazione dei vespri che, nel pomeriggio di lunedì 25, solennità della Conversione di san Paolo, tradizionalmente suggella presso la basilica ostiense l’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani. Come è noto, al termine della celebrazione Papa Francesco ha chiamato accanto sé per impartire insieme la benedizione i due rappresentanti ecumenici con i quali in precedenza aveva anche varcato insieme la porta santa della basilica. «È stato incredibilmente commovente essere parte di ciò che — credo — è stato un invito senza precedenti, che ha detto molto di più anche delle parole che sono state realmente recitate», ha scritto Moxon in una riflessione pubblicata dall’Anglican News Service. 

Al servizio di Dio e degli uomini

Non c'è fede cristiana e non c'è cristianesimo senza amore universale per gli uomini. E non per l'umanità in astratto, che è un ideale, ma per l'uomo concreto che s'incontra. Lo si coglie dalla vicenda spirituale di una delle maggiori figure dei primi secoli cristiani, Pacomio, a cui è dedicato un importante libro curato da Luigi d'Ayala Valva e pubblicato dalle Edizioni Qiqajon in cui, per la prima volta, sono tradotti, introdotti e annotati i testi biografici più antichi scritti in greco riferiti a Pacomio e ai suoi discepoli: la Prima vita greca, i Paralipomeni, l’Epistola di Ammone e l’estratto sui pacomiani dalla Storia lausiaca di Palladio. Questo corpus di testi permette la conoscenza di Pacomio (292 ca-346), spesso definito come il “fondatore del monachesimo cenobitico” (da coenobium, “comunità”). 

Tesi su chiesa, famiglia e società - 3

Il linguaggio della "difesa della famiglia" è appropriato? Lo ha utilizzato il cardinale Angelo Bagnasco nella sua ultima prolusione - prolungando l'anomalia per cui le conclusioni del consiglio permanente della CEI sembrano dettate in anticipo dal presidente, come se l'incontro e il confronto fossero una formalità - ed è ricorrente nella comunicazione dei sostenitori del Family Day. 

Un giubileo per "fare misericordia"

Dal sito dell'Editrice Missionaria Italiana

«La misericordia di Dio trasforma il cuore dell’uomo e gli fa sperimentare un amore fedele e così lo rende a sua volta capace di misericordia. È un miracolo sempre nuovo che la misericordia divina si possa irradiare nella vita di ciascuno di noi, motivandoci all’amore del prossimo e animando quelle che la tradizione della Chiesa chiama le opere di misericordia corporale e spirituale. Esse ci ricordano che la nostra fede si traduce in atti concreti e quotidiani, destinati ad aiutare il nostro prossimo nel corpo e nello spirito e sui quali saremo giudicati: nutrirlo, visitarlo, confortarlo, educarlo» queste le parole di papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima 2016, sul tema «"Misericordia io voglio e non sacrifici" (Mt 9,13). Le opere di misericordia nel cammino giubilare».