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22/01/16

Commenti

Luca Gentili

Il ruolo dei cattolici è quello di promuovere un autentico bene comune.
Il Family day è utile a questa promozione nella misura in cui si oppone a una legge che va contro il bene comune, soprattutto dei più piccoli e poveri. Non credo abbia la velleità di proposta ponderata per un ordinamento sulle unioni civili, ma di manifestazione in difesa dell'istituto più importante della società, messo in pericolo da un disegno di legge sciagurato e da una ideologia che assolutizza l'individuo (ricco).
Una buona legge sulle unioni civili ci vuole, ma meglio nessuna legge di una pessima legge.
Allontanata l'attuale minaccia, si potrà tornare a ragionarne con pacatezza e lucidità.

Raffaella Buonvino

Come cattolica, credo nel modello di famiglia ricordato ieri dal Papa: unione sacramentale indissolubile e feconda di uomo e donna davanti a Dio. Non c'è possibilità di confusione con le unioni civili in discussione in Parlamento, perché permane una gran differenza fra il vincolo sacramentale: uomo/donna/Dio e l'unione esclusivamente giuridica, anche fra due uomini o due donne. Queste "formazioni sociali" (art. 2 Cost.) esistono già, ed a mio avviso nulla tolgono alle famiglie, quindi non vedo perché noi cattolici dovremmo manifestare contro il loro riconoscimento.
invece mi è dispiaciuto che il Papa si sia riferito agli omosessuali, se ho ben inteso (sarei lieta di essere smentita!) come fratelli "in uno stato oggettivo di errore, per libera scelta o per infelici circostanze della vita". Anche se la Chiesa ha fatto un passo avanti rispetto al passato, quando ha considerato l'omosessualità un "peccato", o una "malattia", la parola "errore" indica pur sempre un'accezione negativa della quale, parlando di un orientamento sessuale innato e naturale, anche se minoritario, sarebbe a mio avviso auspicabile liberarsi.
Il fatto che le persone sessualmente orientate verso il medesimo sesso non possano generare è una condizione bio/ontologica oggettiva (che oggi molti vorrebbero snaturare mediante maternità surrogata o adozione, ma su questo non sono assolutamente d'accordo: questo sarebbe, infatti, davvero un atto contra naturam). Non mi sembra però nè un peccato nè un errore.
Grazie a Christian Albini per l'ospitalità e le condivisioni sempre interessanti sul suo blog e speriamo che il dibattito sui valori della famiglia, che non è certo esclusiva del Family Day, ci sia utile per fare memoria dei valori fondanti della nostra e trasmettere ai nostri figli il rispetto di ogni persona, a prescindere dall'orientamento sessuale.

Mauro A. Calò

Occorre chiarezza.
Lo stato italiano è ancora interessato al matrimonio civile come istituzione e cellula fondamentale della società?
Se SI le unioni civili devono esserci solo per le coppie omosessuali, anche con la possibilità della adozione di figli eventualmente già presenti di un partner, ma senza la possibilità di generarne altri a pagamento.
Se NO allora occorre essere onesti intellettualmente e abolire il matrimonio civile, istituire solo unioni civili di qualsiasi tipo , durata e flessibilità di diritti e doveri, per coppie etero e omosessuali.
Per i Cristiani il matrimonio è solo quello tra uomo e donna secondo la volontà di Dio , con tutta la ricchezza di amore che questo comporta, e per noi il matrimonio civile potrebbe anche non esistere.
Mauro A.Calò

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