Papa Francesco anticipato da Agostino d'Ippona.
Alcuni giorni fa, ero a Venezia con la famiglia. Ci riempivamo gli occhi della bellezza di luoghi noti e altri meno frequentati, come la vista della laguna e della città che si gode dalla Giudecca.
Nella libreria la Toletta, dove si trovano significativi testi dei cataloghi degli editori, più che le ultime novità, mi sono imbattuto nel prezioso Commento ai Salmi di Agostino, curato da Manlio Simonetti per la collana degli scrittori greci e latini (Fondazione Valla/Mondadori). Sfoglio il libro e m'imbatto in questa frase, a commento del Salmo 64,1:
Comincia a uscire chi comincia ad amare.
Incipit exire qui incipit amare.
In latino ha un'incisività tutta sua. E' una sintesi perfetta dell'Evangelii gaudium: la chiesa è in uscita per amore. Chi non ama, si ripiega su se stesso, diviene autoreferenziale, perché si disinteressa degli altri. Certo, amare comporta i rischi, gli errori, le cadute... Ma è meglio vivere con gli incidenti, piuttosto che restare chiusi nella non-vita.
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