E Bagnasco "striglia" il premier (Vatican Insider)
Bagnasco stacca la spina (Aldo Maria Valli)
Spallata CEI (Giacomo Galeazzi)
Sono i titoli dei commenti di alcuni vaticanisti al discorso del Presidente della CEI. Marco Tarquinio, su Avvenire, fa un po' più di equilibrismo, ma riconosce l'imporsi di una grande questione morale che riguarda l'esemplarietà dei comportamenti privati e pubblici di chi ricopre incarichi politici e parlamentari "a cominciare dal premier in carica" (scrive letteralmente).
Nessun dubbio, quindi, sul principale destinatario dell'intervento del cardinale. Chi poi vuole a tutti i costi descriverlo come un richiamo generico che vale per tutti (e in effetti la questione morale non tocca una persona sola), ma non può essere indirizzato in particolare al Presidente del Consiglio, sembra impegnato nello sport dell'arrampicata sui vetri.
Spiace, e questo è un problema di disinformazione, che molti parlino di una presa di posizione della Chiesa, mantenendo l'idea che quest'ultima sia fatta solo dalla gerarchia e non da tutti i battezzati.
Infine, c'è la disputa su chi non ascolta i vescovi, ma chiede loro di intervenire contro Berlusconi. Il problema non è se i vescovi prendono parola o no su questioni pubbliche. Forse, dovrebbero farlo un po' di più, nel senso che si dà ai discorsi del Presidente della CEI un rilievo ipertrofico, come se uno dovesse necessariamente parlare per tutti.
Il problema nasce se i vescovi stringono relazioni preferenziali con dei leader e delle parti politiche per indirizzare decisioni e provvedimenti. Che è ben diverso dal prendere parola pubblicamente, perché significa che i pastori agiscono da attori politici senza rispettare la laicità. Se si verifica questo - o se sono coinvolti in prima persona nella formazione di un partito (come si diceva già in estate e le parole di Bagnasco hanno lasciato intendere) -, i loro pronunciamenti perdono di forza, di credibilità, e ne risente tutta la Chiesa.
e se si intromettono devono starne fuori e se se ne stanno fuori dovrebbero intromettersi...
che si decidano.
Scritto da: alèudin | 29/09/11 a 09:20