L'associazione Ore Undici di Roma si è interrogata sul tema delle false immagini di Dio in un convegno di spiritualità a più voci. Don Mario De Maio, prete e psicanalista, fondatore dell'associazione, ha così sintetizzato in un editoriale della sua rivista questo discorso.
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Sono ancora tante le immagini di Dio che circolano nelle nostre comunità e nella nostra società che non hanno niente a che vedere con Dio: sono rappresentazioni di un dio fatto a nostra immagine e somiglianza. Abbiamo tutti bisogno, credenti, non credenti e diversamente credenti, di pensare Dio in una forma nuova, più vera e più liberante. Qualcuno ha detto che le immagini di Dio sono “potenti” e possono fare molto bene o molto male. Sarà intanto opportuno rivedere “il Dio personale” che ci portiamo dentro, qual è la sua storia, come si è formata in noi e se ci aiuta a vivere e ad essere sereni e felici. Il criterio per accettare o correggere ciò che pensiamo di Dio è uno solo: non possiamo trovare Dio se non cerchiamo ogni giorno il senso del nostro vivere, se non guardiamo in modo compassionevole e fraterno i nostri fratelli, se non scopriamo in ogni circostanza ricchezze e stimoli nuovi di vita. È questo il cammino che Gesù ha tentato di trasmetterci e che fa ancora fatica ad essere al centro dell’esperienza cristiana.
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Il sito dell'associazione mette a disposizione anche del materiale interessante per una riflessione personale, tra cui:
un articolo di Vittorio Possenti: "Come parlare faccia a faccia con Dio";
una conferenza di padre Alberto Maggi: "Il Dio che non c'è".
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