L'anno scorso il Comune di Ponteranica (BG) ha intitolato la propria biblioteca a Peppino Impastato, ucciso dalla mafia nel 1978 per il suo impegno politico-culturale contro la criminalità organizzata. Lo scorso mese di luglio, la nuova amministrazione leghista rimuove la targa a lui dedicata per intitolare la biblioteca al sacramentino padre Giancarlo Baggi (v. l'articolo dell'Eco di Bergamo), personaggio che è stato importante per la comunità locale.
A tale proposito, la Congregazione del SS. Sacramento, a cui p. Baggi apparteneva, ha fatto sapere in un comunicato stampa che
in relazione agli articoli pubblicati dalla stampa sulla decisione di dedicare la biblioteca del Comune di Ponteranica a un religioso sacramentino rimuovendo la targa di Peppino Impastato, P. Santi Rizieri, Superiore Provinciale della Provincia Italiana dei Padri Sacramentini, precisa che - questa decisione è stata presa in assoluta autonomia dall’Amministrazione di Ponteranica e i religiosi sacramentini ne sono venuti a conoscenza solamente dopo che la delibera in questione era già stata approvata; - la Comunità dei Padri Sacramentini riconosce e stima l’operato che contraddistinse il lavoro di padre Giancarlo Baggi, ma non può approvare che la memoria di un confratello sia usata in una logica di contrapposizione e di divisione, tanto più se questa contrapposizione riguarda un testimone di giustizia come Peppino Impastato, ucciso per il suo impegno civile. I religiosi sacramentini auspicano dunque che la biblioteca comunale torni ad essere dedicata a Peppino Impastato, fiduciosi che l’Amministrazione comunale riuscirà a trovare soluzioni alternative per ricordare l’opera di padre Baggi.
Un amico mi ha inoltrato una lettera, indirizzata al sindaco di Pontedera, da parte di Domenico Barrilà, psicoterapeuta e scrittore di origine siciliana che vive e lavora in Lombardia:
Non credo ci ci sia nulla di male a intitolare una biblioteca a un concittadino, mentre di sicuro è un atto di ottusità, prima che di ostilità, revocare l'intitolazione di un luogo a una persona, a meno che non si tratti di persona indegna, che non mi pare il caso di Giuseppe Impastato, morto anche per lei.
Credo sia difficile mettere piante così grandi, come la solidarietà e i diritti civili, in un vaso troppo piccolo, posso capire quindi la confusione che la conduce a ostinarsi in un gesto tanto grave da superare il limite della solita provocazione leghista.
Vivo in questa regione da quando ero un ragazzino, mia moglie e i miei figli sono lombardi. Conosco, per ragioni professionali, le premesse dei pensieri e dei comportamenti di coloro che votano il suo partito, che giudico inquietanti per il futuro della convivenza civile in questa regione e nell'intero paese, anche se di norma gesti come il suo finiscono per soffocare proprio quelle comunità che si cerca, in modo così maldestro e poco lungimirante, di tutelare.
Posso garantirle che non è saggio favorire l'incremento, anzi la degenerazione, dell'istinto "territoriale" che si sta registrando in alcune contrade della bergamasca, accanimento favorito da politici imprudenti e sconsiderati che giocano con le emozioni della gente.
Forse non le hanno spiegato, signor sindaco, che crescono solo le collettività capaci di integrare, idee, fatiche e valori, con gli "estranei", perché solo gli estranei portano linfa e novità nelle nostre case. I gesti come quello compito da lei, trasformeranno la bergamasca, una terra meravigliosa e piena di persone di buona volontà, che certo non votano come lei, in un gigantesco "Maso chiuso", come nella migliore tradizione altoatesina, un luogo, cioè, dove tutto si ripiega, anche a livello genetico così, alle fine, una comunità diventa una malattia.
Questa mail che sta leggendo girerà per tutto il paese, glielo posso garantire perché dalla gente lombarda ho assimilato l'applicazione ostinata, e divulgherà l'unico mezzo di contrasto efficace sulle persone che pensano e agiscono come lei, il BOICOTTAGGIO DI TUTTI I PRODOTTI PREVENIENTI DALLA PROVINCIA DI BERGAMO.
Sarà un lavoro lento, magari non ne vedrà gli effetti domani mattina, ma non ci fermeremo, stia certo, fino a quando questa cultura di morte, che infiltra da anni la provincia di Bergamo e contagia parte del Nord, non sarà ridimensionata o sospinta nei luoghi dell'anima e della mente da cui proviene.
Questo gesto mira anche a sostenere i tanti bergamaschi, incolpevoli, che subiscono una deriva che rischia di travolgere anche loro e i loro figli. Basta, signor sindaco, abbiamo già pagato il prezzo di passate omissioni, allorché la sottovalutazione di gesti apparentemente banali come il suo, si è risolta in catastrofi civili.
Domenico Barrilà
Cassano d'Adda (Mi)
Questa vicenda mi sembra una dimostrazione dei due tavoli su cui gioca, non senza una certa ambiguità, la Lega Nord. Da una parte vuole dimostrarsi forza di governo rassicurante e affidabile, anche nei confronti della Chiesa cattolica alla quale ha voluto ricordare le proprie "radici cristiane" con la visita di Bossi e Calderoli in Vaticano. Dall'altra, come se la mano destra non sapesse che cosa fa la sinistra, fomenta sentimenti brutali - sui quali basa molte sue fortune elettorali - con le ben note dichiarazioni dei suoi esponenti che poi vengono sempre giustificate come battute o provocazioni.
Nel caso in oggetto siamo arrivati al "federalismo della memoria", una sorta di spoil system delle figure da onorare, come se il federalismo fosse un'esasperazione del localismo, un esaltare la particolarità del proprio territorio, assolutizzandola, che è ben altra cosa dal trasmettere memoria, identità e valori i quali hanno bisogno di inserirsi in una cornice universale. Altrimenti, si fanno fare passi indietro alla storia, verso il tribalismo e il disprezzo per il diverso.
Sono completamente d'accordo con te, Christian, e con p. Santi Rizieri. Approvo anche alcune cose fra quelle scritte da D. Barrilà (non i giudizi pesanti sugli altoatesini e non il boicottaggio di tutti i prodotti targati BG).
Ma soprattutto mi rimane un dubbio: perché il Vaticano accetta di frequentare queste cattive compagnie? Vorrei credere che lo faccia per "salvarle" come faceva Gesù con "tutti i pubblicani e i peccatori".
Ma sarà proprio così?
Scritto da: un cristiano cattolico | 16/09/09 a 18:27
Indiretta risposta a Giovanni. In Inghilterra, in occasione delle ultime elezioni europee, la chiesa anglicana ha esortato i suoi credenti a non sostenere il British National Party (BNP), di orientamento fascista e xenofobo.
The Archbishop of Canterbury called on people to shun extremist parties and to use their vote positively in local and European elections on June 4. In an unprecedented intervention, Dr Rowan Williams joined forces with Dr John Sentamu, the Archbishop of York, and other religious leaders to condemn the “deeply disturbing” tactics of the BNP.
“Christians have been deeply disturbed by the conscious adoption by the BNP of the language of our faith when the effect of those policies is not to promote those values but to foster fear and division within communities, especially between people of different faiths or racial background.”
http://www.mirror.co.uk/news/top-stories/2009/05/24/church-leaders-warn-don-t-vote-bnp-to-punish-mps-115875-21384239/
Senza giungere a simili estremizzazioni, penso vi possano essere innumerevoli opportunità per la chiesa italiana per evitare di offrire alcuna sponda ai deliri leghisti...
Scritto da: www.facebook.com/profile.php?id=1034093099 | 17/09/09 a 19:03