In Germania, la lotta contro il terrorismo islamico sta facendo uso di una nuova arma non violenta: i fumetti. Ne parla un articolo della Reuters.
Il fumetto è disegnato con lo stile dei manga giapponesi, è stato stampato in 100.000 copie e distribuito in tutte le scuole secondarie dello stato del Nord Reno-Westphalia per essere letto dagli adolescenti tra i 12 e i 16 anni. Racconta le vicende di un adolescente tedesco di nome Andi, da cui il comic prende il titolo, che ha una ragazza musulmana osservante di nome Ayshe. Murat, il fratello di lei, è sotto l’influenza di un amico e di un Imam fondamentalisti. La loro relazione, perciò, è molto contrastata.
Il personaggio di Ayshe rappresenta una credente nell’Islam che indossa lo hijab (il velo che copre orecchie, nuca e capelli lasciando scoperto il volto) e replica citando il Corano a chi le contesta che la sua relazione con l’infedele Andi sarebbe proibita da Allah. La sua vuole essere una figura allo stesso tempo devota e assertiva che non rinuncia alla propria fede, ma non si lascia sottomettere dalle ingiunzioni del fondamentalismo.
Il fumetto, infatti, cerca di distinguere tra l’Islam in quanto religione e l’islamismo in quanto ideologia politica estremista ed è stato realizzato con la collaborazione di esperti musulmani.. Le reazioni, anche da parte di ambienti islamici, sono state prevalentemente positive.
Si tratta di un tentativo, che fa uso del linguaggio e dell’iconografia giovanile, per contrastare sia l’ostilità nei confronti dell’Islam sia l’influenza del fondamentalismo sugli adolescenti musulmani.
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