Un Vangelo nascosto che dimostra che la verità sul cristianesimo e su Gesù è diversa da come l’hanno raccontata le chiese tradizionali che fin dall’antichità cercano di occultare questi scomodi segreti per ragioni di potere. Per chi ha visto o letto il Codice da Vinci si tratta di un copione già sentito. Però, questa cultura del sospetto nei confronti della fede cristiana si fa strada per il suo carattere sensazionalistico e seducente. Ad essa ha contribuito anche la pubblicazione dell’apocrifo Vangelo di Giuda da parte della National Geographic Society che è arrivato già alla quarta edizione.
La casa editrice Queriniana ha appena pubblicato la traduzione italiana di un testo di Tom Wright, vescovo anglicano di Durham e studioso del Nuovo Testamento, che discute la consistenza di queste presunte scoperte con la competenza dell’esperto biblista unitamente a una esposizione divulgativa e accessibile a tutti: Giuda e il vangelo di Gesù. Comprendere un antico testo recentemente scoperto e il suo significato contemporaneo (pp. 144, Euro 11). Sul sito della casa editrice si può leggere la Prefazione e una recensione di Giuseppe Segalla, un biblista italiano.
Questi i temi affrontati nei 7 capitoli del libro:
1. Non un altro vangelo? (risposta: no!); 2. Gnosticismo del II secolo come sfondo in cui si inquadra il VdG; 3. Il Giuda della fede e l’Iscariota della storia (per la fede è l’apostolo traditore di Gesù, per la storia si fanno molte ipotesi, ma certamente la più lontana dalla storia è quella del VdG, ove è Gesù stesso a suggerire il tradimento: «Ma tu, Giuda, sarai il maggiore di tutti loro (apostoli). Poiché sacrificherai l’uomo che mi riveste» (Il Vangelo di Giuda, p. 41, e nella n. 137 si spiega che «la sua morte» (di Gesù), con l’aiuto di Giuda, è vista come la liberazione della persona spirituale interiore); 4. Quando un vangelo non è un vangelo? È forse il capitolo più illuminante perché pone in un confronto critico serrato i vangeli canonici con i vangeli gnostici, dimostrando l’inconsistenza di chiamarsi «vangeli»; 5. Signore del mondo o in fuga dal mondo?, ove espone l’opposta concezione del mondo: da una parte nei vangeli canonici Gesù appare il Signore del mondo e della storia in cui porta il regno di Dio che la trasforma progressivamente dal suo interno; mentre dall’altra si ha una concezione negativa del mondo che va rinnegato e fuggito perché malvagio per rifugiarsi nell’autentico essere divino, presente in noi e cui si perviene con la gnosi (non scienza oggettiva, ma conoscenza personale) evidentemente di ispirazione ellenistica. 6. Capovolgere il nuovo mito delle origini cristiane ove espone il mito largamente diffuso in America di cristianesimi perduti perché perseguitati ed eliminati da una chiesa intollerante, preoccupata solo di mantenere il suo potere. Nessuna questione della verità e tanto meno della verità storica. 7. La sfida di ‘Giuda’ per l’oggi dice l’attualità del discorso sui vangeli gnostici perché nel cristianesimo liberale americano sta diffondendosi una moderna gnosi cristiana in contrasto con la fede ortodossa e con la chiesa costituita, che pretende di ritornare alle origini cristiane più antiche ove regnava la tolleranza; in termini di verità è come dire, in chiave post-moderna che ciascuno si tiene la sua verità senza pretendere che si dia una verità da cercare, anche se non la si raggiunge mai ma ci si avvicina.
Sul Vangelo di Giuda e la sua corretta collocazione, mi permetto di segnalare il seguente contributo:
http://www.christianismus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=90
Scritto da: TRX | 05/11/07 a 22:06
arrivo a delle considerazioni compatibili attraverso un percorso di analisi matematica e fisica. Utile ed ultimo il libro di Roger Penrose "la strada che porta alla realtà".
Il paradosso della misurazione, la meccanica quantistica e il principio di indeterminazione..l'incoerenza dell'entaglement delle particelle, il mistero dei fasci di luce tra il pannello a fessure parallele ed altre anomalie fisiche e matematiche sono (sarebbero) alcuni dei "bug" di sistema che rivelerebbero la trama costruttiva del sistema di simulazione in cui usufruiamo della percezzione.
Scritto da: bit | 22/11/07 a 23:40